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A PROPOSITO DEL CAMPO "STERZA" E DELLA SUA ANNUNCIATA DISTRUZIONE
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Apprendo dalla stampa che l’Amministrazione di Sestri promette d’essere implacabile nell’applicazione della propria decisione di distruggere il campo "Sterza" e fa il viso feroce contro chi chiede il suo mantenimento: ora a me pare che questa amministrazione farebbe bene a essere implacabile in primo luogo con la propria inefficienza: oggi talmente palese e dilagante da assumere caratteristiche di vera e propria nocività sociale. A molte persone ragionevoli è parso e pare che l’idea di spendere soldi per eliminare una struttura sportiva (costata soldi, evidentemente) sia sintomo di follia; ma è peggio. Per giustificare questa decisione – che sotto sotto anche alla maggioranza deve apparire grottesca – l’amministrazione argomenta che quell’area sarebbe necessaria per ottenere il rispetto degli standard urbanistici per una lottizzazione in progetto. Dimenticando (molto significativamente) un piccolo particolare: che quell’area fa già parte degli standard per il costruito e che a nuove costruzioni devono corrispondere nuove aree verdi: che occorre prevedere e realizzare all’interno di un disegno complessivo della città che parta dal bisogno di migliorarne la qualità e la vivibilità. Il fatto è che a questa amministrazione i concetti di standard, aree verdi, pianificazione urbanistica, qualità del vivere e simili sembrano essere del tutto estranei: sicché pur di non fare i conti con la propria incapacità di programmazione o anche solo col bisogno di reperire nuove aree verdi (da sottrarre alla cementificazione? Non sia mai!) ricorre al gioco delle tre carte e al sistema odioso, insopportabile, di mettere cittadini contro cittadini, esigenze contro esigenze, fingendo (FINGENDO!) che senza la distruzione di quel campo sportivo 52 famiglie rimarrebbero senza casa. Vergogna! Ora, invece di ricorrere alla meschinità e alla menzogna per conseguire il nobile scopo di distruggere una struttura sportiva, questa Giunta farebbe bene a cercare di scoprire che cosa vuol dire amministrare; e, per quanto riguarda questo specifico ambito, sforzarsi di capire che il verde pubblico e le strutture sportive costituiscono entrambe una necessità per la comunità; che entrambe servono a innalzare la qualità della vita cittadina e che appare improvvido e quanto meno inopportuno - da tutti i punti di vista, non escluso quello economico - porre le une in alternativa alle altre. Quindi potrebbe tentare - almeno tentare - di:
o predisporre una seria pianificazione degli interventi nel settore sportivo giovanile e agonistico anche pensando a differenziarli per favorire la pratica di diversi sport;
o provvedere alla realizzazione del palazzetto dello sport annunciato e necessario;
o provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture esistenti e in genere disporre quanto è necessario per rendere possibile la pratica sportiva al maggior numero possibile di giovani;
o realizzare aree verdi cittadine e di quartiere anche attrezzandole con piccole strutture per l’attività motoria e il gioco, con speciale attenzione alle esigenze dei bambini e degli anziani e ovviamente tenendo separate e distinte le aree destinate ai piccoli e agli anziani da quelle fruibili dagli adolescenti.
Ogni giorno che passa questa amministrazione (se si può ancora chiamare così) mostra la propria preoccupante inettitudine in troppi campi; come sempre all’inettitudine consegue l’arroganza e la cecità tipica del potere che non ha altro argomento né orizzonte che se stesso. Noi non possiamo, purtroppo, che segnalarne alcune deficienze; lo facciamo e lo faremo con decisione; e per impedire la nefandezza della distruzione di un’attrezzatura sportiva necessaria ai nostri giovani, se non basteranno gli argomenti della ragione metteremo in campo, davanti alle ruspe, i nostri corpi. Adesso. Ma penso già anche a un’altra fantasiosa scelleratezza che si prepara in Via Olanda.
Apprendo dalla stampa che l’Amministrazione di Sestri promette d’essere implacabile nell’applicazione della propria decisione di distruggere il campo "Sterza" e fa il viso feroce contro chi chiede il suo mantenimento: ora a me pare che questa amministrazione farebbe bene a essere implacabile in primo luogo con la propria inefficienza: oggi talmente palese e dilagante da assumere caratteristiche di vera e propria nocività sociale. A molte persone ragionevoli è parso e pare che l’idea di spendere soldi per eliminare una struttura sportiva (costata soldi, evidentemente) sia sintomo di follia; ma è peggio. Per giustificare questa decisione – che sotto sotto anche alla maggioranza deve apparire grottesca – l’amministrazione argomenta che quell’area sarebbe necessaria per ottenere il rispetto degli standard urbanistici per una lottizzazione in progetto. Dimenticando (molto significativamente) un piccolo particolare: che quell’area fa già parte degli standard per il costruito e che a nuove costruzioni devono corrispondere nuove aree verdi: che occorre prevedere e realizzare all’interno di un disegno complessivo della città che parta dal bisogno di migliorarne la qualità e la vivibilità. Il fatto è che a questa amministrazione i concetti di standard, aree verdi, pianificazione urbanistica, qualità del vivere e simili sembrano essere del tutto estranei: sicché pur di non fare i conti con la propria incapacità di programmazione o anche solo col bisogno di reperire nuove aree verdi (da sottrarre alla cementificazione? Non sia mai!) ricorre al gioco delle tre carte e al sistema odioso, insopportabile, di mettere cittadini contro cittadini, esigenze contro esigenze, fingendo (FINGENDO!) che senza la distruzione di quel campo sportivo 52 famiglie rimarrebbero senza casa. Vergogna! Ora, invece di ricorrere alla meschinità e alla menzogna per conseguire il nobile scopo di distruggere una struttura sportiva, questa Giunta farebbe bene a cercare di scoprire che cosa vuol dire amministrare; e, per quanto riguarda questo specifico ambito, sforzarsi di capire che il verde pubblico e le strutture sportive costituiscono entrambe una necessità per la comunità; che entrambe servono a innalzare la qualità della vita cittadina e che appare improvvido e quanto meno inopportuno - da tutti i punti di vista, non escluso quello economico - porre le une in alternativa alle altre. Quindi potrebbe tentare - almeno tentare - di:
o predisporre una seria pianificazione degli interventi nel settore sportivo giovanile e agonistico anche pensando a differenziarli per favorire la pratica di diversi sport;
o provvedere alla realizzazione del palazzetto dello sport annunciato e necessario;
o provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture esistenti e in genere disporre quanto è necessario per rendere possibile la pratica sportiva al maggior numero possibile di giovani;
o realizzare aree verdi cittadine e di quartiere anche attrezzandole con piccole strutture per l’attività motoria e il gioco, con speciale attenzione alle esigenze dei bambini e degli anziani e ovviamente tenendo separate e distinte le aree destinate ai piccoli e agli anziani da quelle fruibili dagli adolescenti.
Ogni giorno che passa questa amministrazione (se si può ancora chiamare così) mostra la propria preoccupante inettitudine in troppi campi; come sempre all’inettitudine consegue l’arroganza e la cecità tipica del potere che non ha altro argomento né orizzonte che se stesso. Noi non possiamo, purtroppo, che segnalarne alcune deficienze; lo facciamo e lo faremo con decisione; e per impedire la nefandezza della distruzione di un’attrezzatura sportiva necessaria ai nostri giovani, se non basteranno gli argomenti della ragione metteremo in campo, davanti alle ruspe, i nostri corpi. Adesso. Ma penso già anche a un’altra fantasiosa scelleratezza che si prepara in Via Olanda.
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Vincenzo Gueglio Sestri Levante, 18 aprile 09
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