domenica 24 febbraio 2008

LA PROSPETTIVA UMANISTICA DI GUEGLIO: "RIDARE DIGNITA' E SENSO ALLA POLITICA, NELL' ESCLUSIVO INTERESSE DELL'UOMO".

CONFERENZA STAMPA - 21 febbraio 2008
ore 11.00 - Gran Caffè Tritone - Sestri Levante

Oggi voglio fare soltanto una premessa politica. Avremo tempo in seguito per illustrare le nostre soluzioni per la città; nel dettaglio; con la serietà che questi temi meritano.
Confesso di non avere una grande fiducia nei programmi elettorali: non ho mai sentito un candidato affermare di volersi porre al servizio di un comitato d’affari o della speculazione edilizia. Ma poi queste cose accadono. Sicché più dei programmi mi interessano le persone che li espongono e che ne rendono credibili o no i contenuti e l’attuazione; mi interessa la loro storia; e mi interessa la storia e la composizione dei gruppi politici e sociali che li esprimono e li appoggiano. Così oggi voglio orgogliosamente dichiarare che i principi che guidano me e i gruppi politici che mi sostengono sono i principi vivi, sani, operativi della sinistra; mostrare come essi configurino una posizione politica limpida e coerente: la sola che, in questa competizione elettorale, offra alla cittadinanza intera la garanzia di saper produrre un programma chiaro, coerente, concreto; la sola che sia in grado di trasformare in atti di governo l’interesse generale.

Affermo infatti che si può ben governare soltanto se l’azione quotidiana è orientata da quella che vorrei chiamare prospettiva umanistica (e voglio evocare con questo termine una cultura non solo socialista ma illuminista, ambientalista, laica, razionalista e di liberazione umana e sociale): guidata da alcuni valori umani oggi trascurati quando non anche irrisi: la solidarietà, la tolleranza, l’amore per la bellezza, per la scienza e la conoscenza, il rispetto per l’ambiente inteso come una delle forme di rispetto reciproco e delle generazioni future.
Affermo che se non si possiedono nel profondo questi principi generali non si può nemmeno pensare di governare decentemente una città.
Perché sono gl’interessi e i bisogni dei più deboli che segnano la qualità della vita e il livello di civiltà complessiva di una comunità, piccola o grande che sia. E solo chi si preoccupi di questi bisogni può sentire l’esigenza di disegnare la città ponendo in prima fila le necessità delle persone – di tutte le persone - e non l’interesse di pochi affaristi.

Ora, a Sestri forse più che altrove abbiamo sotto gli occhi il contrasto fra la città – splendida - nata per le esigenze delle persone e quella – inguardabile e sempre meno vivibile - dilagata sotto l’incalzare delle esigenze speculative.

Sirene interessate cantano che non c’è più differenza fra destra e sinistra; in verità tutti sanno che non ci sarà più davvero questa differenza soltanto quando non ci sarà più la sinistra; per questo noi, nel nostro piccolo ma senza timidezze, siamo qui: perché sappiamo che la cultura della sinistra e la sua capacità di governo sono una necessità per tutti; per fornire il nostro contributo – piccolo o grande che sia, necessario – a una battaglia di civiltà; per affermare e tradurre in atti di governo
- La centralità dell’uomo e del lavoro
- La centralità dell’ambiente
- La centralità della pubblica amministrazione
ovvero degli spazi in cui la democrazia si esercita concretamente; perché – gli odierni cantori della necessità di “meno stato” lo sanno benissimo – l’alternativa allo stato oggi non è certo la democrazia dei soviet, ma il feudalesimo.
- per ridare dignità all’uomo offeso dallo sfruttamento, spaventato da fantasmi agitati ad arte e concretamente deprivato, invece, della stessa prospettiva di una pacifica sopravvivenza;
- per ridare dignità e senso alla politica facendone lo strumento capace di vedere la complessità dei problemi e avviarli a soluzione nell’esclusivo interesse dell’uomo, che deve rimanerne il solo centro, l’unica preoccupazione, il solo obiettivo;
- per amministrare con efficienza e democrazia, nell’interesse di tutti, una città preziosa per tutti.

Vincenzo Gueglio

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