martedì 7 ottobre 2008

L' invito di Gueglio a dotare la città di Sestri Levante di una struttura denominata 'Sala del commiato' per funerali laici.



Al presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
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Mozione. Invito a dotare la città di una struttura denominata “sala del commiato” per funerali laici.

Per un non credente, riuscire ad ottenere che le proprie esequie siano prive di ogni tipo di rito religioso è già una discreta impresa; ancora più difficile è riuscire a far svolgere i funerali civili in forme dignitose. Anche il percorso costituisce un problema: non so nemmeno se sia contemplata – nel nostro Comune - la possibilità di una sosta lungo il tragitto diversa dalla chiesa. Né al cimitero – a quanto so - esistono strutture idonee.
Fa parte dell’elementare diritto alla dignità della vita il diritto alla dignità della morte. Dobbiamo decidere se un uomo non credente ha o no – non dico il diritto in astratto, ché su questo punto concorderemmo tutti immediatamente - la concreta possibilità di approdare alla morte ed essere salutato dalla gente che lo ha conosciuto senza entrare in una chiesa.
Esiste una disposizione di legge (DPR 15/97, che intervenendo fra l’altro sul Servizio Mortuario prescrive ai Comuni di “istituire una sala per onoranze funebri al feretro”) rimasta generalmente, lettera morta; ma piuttosto che alla legge preferisco rivolgermi alla sensibilità del Sindaco e della Giunta di Sestri, ai quali sono certo di poter chiedere, con la certezza di essere ascoltato, un gesto di grande rispetto e sensibilità culturale: l’istituzione di una sala dove consentire a chi non è credente di essere ricordato nella maniera più adeguata e decorosa.

Vincenzo Gueglio

Sestri Levante, 8 settembre 2008


IL CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE

OSSERVATO CHE

· La composizione sociale della città ha assunto connotazioni sempre più differenziate sul piano culturale e religioso;
· il numero delle cittadine e dei cittadini che scelgono di celebrare in modo laico le tappe più significative della propria vita è in crescita; e che comunque, quale ne sia il numero, va rispettata l’esigenza di ciascuno di vedere rispettate le proprie convinzioni con pari dignità:
· compito dell’Amministrazione Comunale è quello di rispondere alle necessità della popolazione nel rispetto delle concezioni culturali, valoriali, religiose di ognuno;
· di fronte a un evento importante e solenne come l’estremo saluto a una persona, i cittadini devono essere posti nella condizione di scegliere con pari dignità; e che dunque le persone che hanno scelto o per le quali è stato scelto il funerale laico hanno diritto a una cerimonia funebre dignitosa prima che la loro salma sia accompagnata al cimitero.
· le attuali condizioni in cui si svolgono i funerali non religiosi non sono adeguatamente rispettose delle esigenze di dignità della cerimonia e che problemi analoghi si pongono anche per aderenti a confessioni minoritarie che non dispongono di locali adatti per le proprie celebrazioni funerarie;
· mentre per i matrimoni civili l’Amministrazione comunale ha giustamente adibito locali dignitosi, non esiste una sala del commiato per la cerimonia del funerale laico;

RITENENDO GIUSTO E OPPORTUNO

provvedere al reperimento in città di una sala capiente e dignitosa per lo svolgimento della cerimonia dei funerali laici

INVITA LA GIUNTA

ad adottare le opportune misure affinché i funerali laici possano svolgersi garantendo il pieno rispetto della dignità della persona deceduta, dei suoi familiari e dei partecipanti alla celebrazione,
in particolare
- provvedendo a dotare la città di una struttura denominata “sala del commiato” di adeguata capienza e dotata degli allestimenti necessari a soddisfare al meglio le esigenze di partecipazione alle celebrazioni
- procedendo a una efficace pubblicizzazione della possibilità di accedere a questa opportunità.
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